L’area su cui è
stata costruita la Casa è di proprietà del Comune di Amelia, nella zona di edilizia
economica e popolare in Via A. Moro, è prossima all’Asilo Nido ed è circondata
da numerosi condomini costruiti negli anni ‘80 - ‘90.
LA DOMANDA
Gruppi di
ragazzi e di adulti, da tempo soci del Circolo Arciragazzi di Amelia,
avvertivano l’esigenza di un luogo dove incontrarsi e da gestire in maniera
autonoma.
LA TRADIZIONE
Nella città,
come del resto nel Centro-Sud Italia, mancava una tradizione associativa
paragonabile a quella presente in alcune regioni dell’Italia Settentrionale e
manca l’eredità di quel movimento che, soprattutto negli anni ‘50 e ’60, portò
gruppi di uomini e di donne a costruire, con i loro soldi e le loro mani, le
Case del popolo, luoghi dove incontrarsi e divertirsi, fare cultura e politica.
Sono, peraltro,
diffuse forme di aggregazione spontanea giovanile che incontrano difficoltà a
consolidarsi.
Negli ultimi
decenni il tessuto associativo di Amelia si è molto arricchito anche in ambito
educativo: sicuramente Arciragazzi ha stimolato e concorso alla crescita.
IL COMUNE
A partire dal
1982 sono state avanzate richieste al Comune di Amelia per ottenere un suolo
sul quale costruire uno spazio idoneo all’incontro e al gioco per i bambini, i
ragazzi, i giovani. Il suolo è stato concesso con la convenzione sottoscritta
il 01/06/1991.
Finalmente il 6
Luglio 1992 è stata posta la prima pietra della Casa del Sole. La Casa che ha
preso forma nel corso di venticinque anni è il segno di un progetto ambizioso,
area giochi e centro educativo, culturale e sportivo in Via Aldo Moro come
cuore della comunità territoriale, promosso e gestito da un’associazione senza
oneri per l’Ente comunale.
LA CONVENZIONE
L’Amministrazione
Comunale, tramite la convenzione, ha approvato il progetto di Centro Educativo,
ha concesso l’area affidando la costruzione e la gestione all’Arciragazzi di
Amelia.
Ha accompagnato
l’avvio di un progetto educativo e culturale impegnativo e avanzato, ha aiutato
la programmazione attenta delle attività, coordina il rapporto con Istituzioni
pubbliche del territorio e regionali per l’attuazione del progetto e di
specifici programmi.
GLI OBIETTIVI
La qualificazione urbana della nuova espansione
di Amelia.
La creazione di
un luogo dove i ragazzi e gli adulti potessero incontrarsi, svolgere attività
di gioco e di lavoro, essere attivi e partecipi nella città.
L’attivazione
della partecipazione di ragazzi, famiglie, educatori, di cittadini volontari.
La strutturazione di funzioni permanenti
educative e culturali.
La promozione
della cultura dell’infanzia, della capacità di “ascolto” dei bambini da parte
degli adulti, del rapporto tra le generazioni.
L’integrazione dell’Asilo
Nido con l’area giochi e le attività sociali.
Il sostegno
alla formazione di giovani e adulti volontari capaci di attivare e organizzare
le attività e i percorsi di gruppi di bambini, ragazzi, giovani.
La promozione
di una consapevolezza diffusa e di un progetto di attivazione dei giovani per
la prevenzione del disagio.
L’organizzazione di laboratori culturali e aggregazioni associative
giovanili permanenti nel territorio comprensoriale.
La promozione
di attività espressive, informatica e informazione giovanile, cooperazione fra
gruppi giovanili dell’Umbria e di altri Paesi.
Lo sviluppo
della manualità di cui le nuove generazioni hanno sempre meno padronanza.
LE REALIZZAZIONI
Il Giardino
È annesso all’Asilo
Nido limitrofo, è stato realizzato nel 1989-1990 nell’ambito del programma
regionale per la promozione di spazi verdi annessi ai Nidi, con finanziamento
regionale e il lavoro ben curato dell’Ufficio Tecnico Comunale, oggi purtroppo
è riservato esclusivamente ai bambini del Nido in contraddizione con gli
obbiettivi del finanziamento regionale che prevedeva l’apertura protetta ai
bambini della città.
La Casa
130 mq tre locali
destinati all’accoglienza di ragazzi e famiglie, al gioco, alle attività dei
gruppi, al laboratorio informatico-segreteria, con punto bar interno con
servizi, terrazza giocabile, un percorso attrezzato di gioco all’aperto, con un
grande scivolo e il “tunnel”.
Realizzata nel
1992-93, ha costituito il primo nucleo del progetto di Centro Educativo. È la
sede dell’Associazione.
L’area di gioco
3000 mq di
verde attrezzato per il gioco di bambini e adolescenti con stralci funzionali
progressivi.
Il Campetto
Iniziato nel
1993 con impegno diretto dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione dell’Amministrazione
Provinciale, è stato completato e, con il ricorso al lavoro
volontario, reso agibile per il calcetto nel 1995 e illuminato per attività
notturne.
Potrà
essere attrezzato per altre attività di gioco quando ci sarà la disponibilità
di adeguati finanziamenti.
La Sala
Polivalente
Di forma
circolare (150 mq) costituisce il “cuore della Casa”. L’Amministrazione
Comunale nel corso del 1997 aveva approvato il progetto esecutivo e avviato i
lavori per la struttura con un piccolo cofinanziamento regionale con il Fondo
antidroga.
La costruzione,
iniziata nel marzo 1999, è proseguita ricorrendo a un prestito bancario assunto
dall’Associazione e con un piccolo intervento della Coop Tevere. É' stata
completata nel 2003.
L’edificio Servizi
120 mq su due
piani, realizzato nel 1999-2000, ospita la cucina, la saletta per gli incontri
dei gruppi, che è anche la sala prove per la musica, la capanna laboratorio di
attività manuali, i servizi igienici e le docce.
La casetta del Mutuo Aiuto
di 35 mq, in legno,
accoglie il Banco Alimentare e il servizio dell’Armadio. È un punto di
organizzazione della Rete “Prendiamoci per Mano”.
IL METODO
L’Arciragazzi
ha elaborato e sperimentato dal 1984 in ambito nazionale il progetto di
cittadinanza attiva dei ragazzi “La città in tasca” con l’apporto particolare
del Presidente Fondatore Carlo Pagliarini e della Prof.ssa Maria Rosaria
Mascellani.
Ha collaborato al
progetto il Dott. Dario Manuetti, promotore a Torino in Arciragazzi e con le
istituzioni del Progetto “La città possibile”.
Molto intenso è
stato il confronto e lo scambio con le esperienze più avanzate del Centro
Europa.
La
modificazione partecipata dell’ambiente di vita urbano, attuata da un
ventennio a Monaco di Baviera, costituisce un modello di riferimento.
La Casa del
Sole è un esempio, forse unico in Italia, di centro educativo realizzato con
la partecipazione di bambini, ragazzi e giovani.
Il metodo
utilizzato - quello della partecipazione comunitaria - ha facilitato e attivato
il coinvolgimento già nei primi anni di cantiere formativo e di costruzione di
circa 200 persone residenti nel quartiere e di oltre 100 tra bambini e ragazzi,
protagonisti di tutte le fasi del progetto: dalla individuazione del bisogno,
alla scelta del luogo, alla ideazione della struttura e dell’area giochi, alla
concreta realizzazione.
Lo stesso
metodo viene utilizzato nella gestione delle attività e per avviare nuovi
interventi.
Ogni cosa viene discussa in gruppo. Ogni
decisione condivisa.
Molte idee del
progetto iniziale sono state approfondite o abbandonate durante le discussioni,
nuove idee, azioni e attività si sono sviluppate.
IL PROGETTO, I TECNICI
Il progetto è nato con il concorso dei bambini e degli adulti dell'Arciragazzi di Amelia; è stato arricchito rispetto agli obiettivi con il concorso dell'Arciragazzi Nazionale, dallo stesso Presidente Fondatore Carlo Pagliarini e della responsabile nazionale del progetto "Città in Tasca" Maria Rosaria Mascellani.
Il progetto
educativo è stato successivamente rielaborato dalla dottoressa Emanuela
Pellegrini che ne è rimasta coordinatrice tecnica per i primi 10 anni di vita
del Centro Educativo.
Il progetto
architettonico ha preso forma iniziale dal concorso di idee dell’Architetto
Pierpaolo Cavalletti e del Presidente Fondatore della Casa del Sole Sandro
Romildo. I progetti esecutivi e la direzione dei lavori sono stati dell’Architetto
Giorgio Pernazza. L’Ingegnere Giorgio Fanelli ha predisposto i calcoli e il
progetto strutturale. Ha collaborato il Geometra Ugo Rosati. Negli ultimi microprogetti ha collaborato l'ing. Luca Barcherini.
LA MANODOPERA
I tecnici e due
muratori hanno organizzato il volontariato con particolare attenzione ad
assicurare la sicurezza in cantiere e in tanti anni non c’è stato nessun
incidente. Rilevante è stato l’apporto di lavoro dei ragazzi e delle famiglie
di Via Aldo Moro, decisiva è stata la collaborazione di artigiani e
commercianti in modo particolare con la rateizzazione del debito per forniture
e servizi.
Il volontariato
ha consentito e consente ancora oggi un notevole abbattimento dei costi di
costruzione e gestione.
A tutti va il
riconoscimento dei promotori e ormai dell’intera città e del comprensorio che
apprezza le finalità e le concrete attività del centro educativo.
IL COSTO DELLA COSTRUZIONE
Allo stato
attuale, la valutazione patrimoniale della struttura realizzata è di almeno 400 mila euro, il concorso del Comune nella costruzione è stato del 20% circa (75.000 euro).
L’onere
finanziario della costruzione ha gravato soprattutto sull’Associazione “Arciragazzi
Casa del Sole”, ha fatto ricorso ad un finanziamento europeo per 35.000 euro e vari ricorrenti prestiti bancari pluriennali.
I debiti per oltre un decennio, sono stati con continuità di oltre 50.000 euro, mentre il cantiere di autocostruzione avanzava. Il
pagamento è avvenuto con la necessaria gradualità e compatibilità, con le
disponibilità create dall’autofinanziamento del volontariato, con le economie
consentite dallo stesso volontariato nello svolgimento di attività educative
ammesse talvolta al contributo pubblico.
LA GESTIONE
La Casa del
Sole è gestita dall’omonimo circolo Arciragazzi di Amelia costituitosi
formalmente il 17 febbraio 1995 ma operante dal 1981.
La gestione avviene per progetti, per gruppi di volontariato operativi autonomi con puntuali responsabilità organizzate dalla Presidente Lucilla Ciuchi, dal Vice Presidente Marco Venturi e dal coordinatore Sandro Romildo con l'apporto di tutto il Consiglio della Casa.
I gruppi di
volontariato attivi in permanenza nell’ultimo decennio sono una decina:
- La Casa
della Comunità, si occupa
della manutenzione;
- Gioco
Studio, cura il
percorso educativo annuale;
- Avventura, organizza il programma di escursioni, di
scambi culturali;
- Mutuo
Aiuto, organizza il
Banco Alimentare e il Servizio dell’Armadio;
- Laboratorio
Musicale, gestisce la
Sala prove;
- Area
Gioco San Lorenzo, ha
promosso e gestisce
l’Area
Orto ex Convento Sant’Angelo, ha promosso e gestisce il progetto di recupero e
l’attività educativa;
- Cucina, organizza eventi di autofinanziamento;
- Trasporti, cura il servizio a sostegno delle attività
educative e di solidarietà;
- Contabilità, assicura la gestione amministrativa;
- Rete Prendiamoci per mano, il Gruppi della Casa del Sole collabora con i volontari di altre Associazioni per i
percorsi annuali.
Determinante
anche nella gestione l’apporto delle educatrici, il volontariato dei giovani,
delle famiglie e del Servizio Civile Arciragazzi. Sono attivi attualmente 10 gruppi che attivano le energie di circa 120 volontari.
Impossibile
rappresentare le responsabilità dei gruppi di volontariato, l’ampio apporto che
assicurano: la continuità della gestione e lo sviluppo di Arciragazzi Casa del
Sole oltre centoventi volontari. I progetti di attività educative di rilevanza pubblica hanno avuto inizialmente il coordinamento tecnico della Dott.ssa Emanuela Pellegrini, successivamente l'apporto professionale progettuale, di coordinamento, di formazione della Dott.ssa Laura Proietti e della Dott.ssa Giada Fioretti, da ultimo della Dott.ssa Luisa Biribanti e per la contabilità del Rag. Giuseppe Porcacchia e del dott. Nicola Perotti.
La Casa del Sole ha potuto contare nel corso degli anni sulla collaborazione delle educatrici: Elisa Carlaccini, Consuelo Fiaschini, Giulia De Santis, Marta Rotini e Sara Costantini presso il Centro di aggregazione giovanile "Sottosopra" di Testaccio di Narni e il Centro Giovanile costituito presso il Centro civico "Il parco" di Narni,
di Valentina Fidone, Romina Bernardini, Renata Pomykalska, Marta Feroli, Daniela e Debora Calcagni, Kamal Hassan, Mia Ceccarelli, Michelle Rinaldi, Gianluca Sganga Dorato, Manuela Federici, Daniela Casazza, Antonella Maccaglia, Emanuela Pacifici presso la Casa del Sole e per brevi periodi di Luigi e Sara Romildo.
Per conoscere la Casa del Sole: ARCIRAGAZZI IN UN LIBRO "IL GIOCO DI CREARE COSTRUIRE PARTECIPARE"